Preghiera in famiglia – 24 ottobre

Per partecipare alla preghiera in famiglia puoi collegarti alle 20:30 su ZOOM

ID riunione: 785 873 9032
Codice di accesso: Gdo2

Genitore: Nel nome del Padre, del figlio e dello spirito Santo. Amen.  

Genitore: A cori alterni, genitori e figli, preghiamo assieme.

Genitori: Del giorno giunti al termine, o Creator degli esseri la nostra attesa illumina, la luce eterna svelaci.

Figli: Il nostro sonno vigili la tua pietà dolcissima; dal male che ci affascina il corpo stanco libera.

Genitori: Onnipotente, ascoltaci: per noi Cristo ti supplica, che regna in tutti i secoli con te e il Santo Spirito. Amen

Genitore: ci fermiamo un momento a microfoni chiusi per ringraziare in famiglia di qualcosa di bello che oggi il Signore ci ha donato: un momento, un incontro…

(dal SALMO 138)

Assieme: “In te confido Signore.”

Figlio: Sei tu che hai creato le mie viscere   e mi hai tessuto nel seno di mia madre.

 In te confido Signore.”

Genitore: Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio;
 sono stupende le tue opere, tu mi conosci fino in fondo.

In te confido Signore.”

Figlio: Non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto,
intessuto nelle profondità della terra.

 “In te confido Signore.”

Genitore: Quanto profondi per me i tuoi pensieri, quanto grande il loro numero, o Dio!
 Se li conto sono più della sabbia, se li credo finiti, con te sono ancora.

 “In te confido Signore.”

Figlio: Scrutami, Dio, e conosci il mio cuore, provami e conosci i miei pensieri:
vedi se percorro una via di menzogna e guidami sulla via della vita.

In te confido Signore.”

Genitore: Dal Vangelo secondo Luca

Disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: «O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo». Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: «O Dio, abbi pietà di me peccatore». Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».

Figlio/i: Preghiamo assieme dicendo: “Donaci o Padre l’umiltà del cuore.

Signore, fa che ci rivestiamo sempre più degli stessi sentimenti di Cristo, per vivere nell’obbedienza docile e amorosa alla tua volontà, glorificandoti nel servizio e nella carità fraterna. Donaci o Padre l’umiltà del cuore.

Signore, fa che sappiamo essere testimoni coerenti della fede, incarnandola nel concreto della vita quotidiana. Donaci o Padre l’umiltà del cuore.”

Signore, rendici, giusti nei giudizi, nelle relazioni con il prossimo, nell’uso delle cose. Donaci o Padre l’umiltà del cuore.

Signore, fa che sappiamo annunciare la pace vera che solo Cristo può donare e diventare noi luoghi di accoglienza e carità fraterna verso tutti. Donaci o Padre l’umiltà del cuore.”

Salve, Regina, madre di misericordia,
vita, dolcezza e speranza nostra, salve.
A te ricorriamo, esuli figli di Eva;
a te sospiriamo, gementi e piangenti in questa valle di lacrime.
Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi.
E mostraci, dopo questo esilio, Gesù,
il frutto benedetto del tuo Seno.
O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria!    

Genitore: Il Signore ci conceda una notte serena e un riposo tranquillo. Amen.

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

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